ReggioTV – RTV Canale 14.

ReggioTV – RTV Canale 14.

ReggioTV nasce il 15 Maggio 1998 a Reggio Calabria dalla fusione di due reti televisive locali.

Realizza la sua sede nella centralissima via Veneto dotandola di strumentazione costruita da primarie aziende del settore ed utilizzando per le riprese, post-produzione e messa in onda il sistema digitale.

L’idea è quella di immettere sul mercato una emittente viva, dinamica con il preciso intento di valorizzare quanto di meglio la provincia di Reggio Calabria esprima nei vari settori della sua vita politica, culturale, civile.

Da qui allo slogan RTV – la televisione positiva – il passo è breve.

Da oltre 25 anni la provincia, che ha conosciuto antichi splendori come pure pagine buie nella storia calabrese, era stata posta nelle condizioni di doversi accontentare di un’unica emittente sul territorio. Unico esempio di monopolio “locale”. Qualche timido tentativo, negli anni 70, fallì miseramente: lo spazio di un mattino e chi aveva aperto si trovò costretto a vendere ad altre emittenti delle province di Catanzaro e Cosenza le frequenze che illuminavano Reggio.
Le motivazioni? Agli storici del tempo la risposta.

L’esigenza dunque di “sentire” un’altra voce era pressante soprattutto in quella parte di cittadini- telespettatori che non si era identificata, né lo farà mai, con una informazione televisiva munita di un particolare tipo di telecamera: quella a “canguro”! Trattasi di videocamera che nel riprendere conferenze, dibattiti e quant’altro solleva automaticamente (non possiamo immaginare un atto volontario!) il suo obbiettivo al cielo per poi riabbassarsi nel classico movimento di “brandeggio” tutte le volte che incontra le fattezze di persona non gradita “all’editore”! Saltandola. Ovvero rendendola assente da un avvenimento in cui, invece, era presente e talvolta determinante.

Ma tant’era e tant’è.

Una informazione esistente, dunque a quel tempo, che mal si coordinava con i grandi successi dell’Amministrazione locale, guidata dal compianto Sindaco, prof. Italo Falcomatà. Infatti se da una parte l’attenzione della stampa nazionale era incentrata sulla città di Reggio e sui suoi successi, dall’altra l’informazione locale sembrava non interessarsi del fenomeno. Evidentemente lacci e laccioli di matrice politica imbavagliavano.
Due velocità: quella della qualità della vita a Reggio che aggiungeva punto a punto e quella dell’informazione che frenava, o tentava di farlo, e che comunque non riportava un quadro attendibile del divenire degli eventi.
Una classe giornalistica, attiva e promettente, soggiogata da una dirigenza regionale che sarebbe assurta agli onori della cronaca – quella giudiziaria – solo nel 2003 !

In questo contesto, nel quale il profumo di libertà e libera espressione erano solo ancestrali ricordi, la ribellione degli spiriti sganciati da logiche partitocratiche, non poteva non trovare uno sbocco di emancipazione.

Nasce, dunque, RTV! E gli ostacoli non si lasciano attendere molto.
Di tutto e di più. Fino alla materiale interferenza sul canale che illumina Reggio: il 32!!
La guerra del 32, lungi dall’essere una battaglia tra concorrenti per l’accaparramento di audience è il misero tentativo di tappare la bocca a chi, autonomo, non ci sta ad abbassare il capo.

La carta bollata scorre a fiumi. E i tappeti, volano! Sì. I tappeti volano e si piazzano davanti agli occhi dei telespettatori reggini, che tra un Tg e l’altro possono ammirare – loro malgrado – un Kirman o un Persiano.

Mentre da una parte c’è chi si vanta di trasmettere da 25 anni “senza interferenze” (addirittura facendone uno slogan pubblicitario…) c’è chi deve riconquistarsi il diritto ad esercitare la professione. Una presa di posizione ferma si rendeva necessaria. Ferma ed eclatante. Con lo spirito di chi ha ragione e forte di sentenze del TAR e del Tribunale Civile, L’Editore di ReggioTV promuove una serrata con totale fermo degli studi televisivi. Una sorta di sciopero al contrario che non tarda a dare i suoi effetti positivi.

Anche il capo del Governo del tempo, interessato dalla forma di protesta singolare quanto risoluta, interviene.
La stampa locale e quella Nazionale richiamata dal clamore da’ il suo apporto alla soluzione del problema soprattutto per opera del compianto Sandro Tito, giornalista direttore del Quotidiano, che difende una pagina di democrazia reggina .
Le interferenze cessano. ReggioTV riapre.

Lo slogan della positività si fa strada tra i telespettatori che nutrono sempre più fiducia in una emittente che dimostra di essere realmente la televisione della gente. Molte sono infatti le trasmissioni che hanno come protagonista il passante. Quale che sia. Ad esso viene data la possibilità di disporre liberamente di un mezzo di comunicazione senza “filtri” per manifestare le sue idee, le sue critiche, le sue proposte.

Grande rilievo ha nel palinsesto la CULTURA. A tutti i livelli. A cominciare dal teatro popolare all’opera lirica. ReggioTV produce in collaborazione con alcune Associazioni italiane edizioni assai qualificate di Opere liriche.

Posto trovano, nel palinsesto, la storia, la letteratura e l’arte. Come pure le manifestazioni religiose e la S. Messa domenicale. Dal Novembre del 2003, con l’acquisizione del Canale 47, ReggioTV trasmette anche su Messina e provincia.

L’azienda

Ragione Sociale Alfa Gi Produzioni Editoriali Integrate Srl
Partita Iva 02217010806
Sede Zona Industriale Campo Calabro – Villa San Giovanni (RC)
Amministratore Dr. Giuseppe Lamberti Castronuovo
Telefono 0965 797519
Fax 0965 797627
E-mail reggiotv@reggiotv.it

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